Comunità Psichiatrica
Don Ferraro

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La comunità S.P.R. 2 livello 1 “Don Ferraro” rappresenta un servizio che offre una risposta strutturata a una situazione di disagio tale da dover richiedere l’allontanamento di una persona dal suo nucleo familiare.

Essa interviene nei casi in cui altri tipi di intervento risultino non sufficienti o non idonei alla soluzione del caso.

L’utente, all’ingresso in struttura, inizia un percorso terapeutico riabilitativo ed educativo in un contesto sereno di crescita che gli permetta di recuperare le sue capacità e di reinserirsi in un ambiente socialmente adeguato.

Il progetto terapeutico

L’inserimento in struttura prevede la formulazione di un progetto terapeutico riabilitativo personalizzato, il P.T.R.P., nel quale vengono identificati i principali obiettivi che si intendono raggiungere a medio e lungo termine e nel quale viene definita la durata approssimativa del percorso da realizzare presso la comunità a cui fa seguito la stesura di un progetto terapeutico, individualizzato che pianifica i modi e gli strumenti per raggiungerne gli obiettivi.

L’individuazione di una durata approssimativa dell’inserimento risulta essere molto importante poiché consente di non trasformare il percorso comunitario in una soluzione abitativa a lungo termine: il ricovero presso l’S.P.R. 2 livello 1 “Don Ferraro” deve infatti essere inteso come un servizio che offre una opportunità per un periodo definito della vita di una persona al fine di raggiungere gli obiettivi prestabiliti.

Il P.T.R.P. ha come punti cardini:

Personalizzazione e flessibilità dei percorsi

Integrazione cooperativa tra i servizi territoriali, sociosanitarie e sociali

Integrazioni delle attività proposte

Valorizzazione dei legami familiari e sociali dei contesti di vita e delle opportunità offerte dal territorio

I pazienti

L’utenza è differenziata e comprende pazienti ambosessi affetti da disturbi di pertinenza psichiatrica quali: psicosi, disturbi della sfera affettiva (gravi disturbi dell’umore), disturbi di personalità e, più recentemente, disturbi psichiatrici a doppia diagnosi, cioè associati ad abuso di alcool o ad uso di sostanze psicoattive oltre a pazienti inviati dall’autorità giudiziaria. I pazienti accolti sono tutti fisicamente autosufficienti.

La pianificazione del servizio, intesa come organizzazione delle diverse attività e dei trattamenti all’interno dell’orario di erogazione del servizio, viste le profonde differenze che caratterizzano ciascun utente/paziente, viene effettuata per ciascuno a livello di progetto individualizzato in stretta collaborazione con i servizi invianti.

L’equipe e la tipologia di intervento

Gli obiettivi perseguiti dall’equipe sono i seguenti:

Stabilizzazione e miglioramento del quadro psicopatologico di base

Raggiungimento di un maggiore livello di consapevolezza di sé e di autonomia

Miglioramento delle capacità relazionali e di integrazione sociale/familiare

Riattivazione e potenziamento di competenze e capacità

A questo scopo la Comunità si avvale di un’équipe multidisciplinare composta da: Direttore Sanitario e medici Psichiatri, Psicologi, Infermieri professionali, Educatori professionali, Operatori Socio Sanitari (OSS) e Ausiliari, i quali operano in sinergia.

Il modello di intervento è multimodale-integrato, caratterizzato da strumenti terapeutici multipli e flessibili in ambito farmacologico, psicoterapeutico e socio-riabilitativo.

Particolare attenzione viene prestata a:

1

la personalizzazione del progetto terapeutico, tenendo conto della condizione psicofisica globale del soggetto e nel rispetto dei tempi e dell’evoluzione del quadro psicopatologico

2

la centralità della relazione come strumento privilegiato, per elaborare ed interiorizzare le nuove esperienze percettive ed emotive

3

il mantenimento di una stretta collaborazione con la famiglia, la rete sociale del territorio, i servizi invianti.

Gli strumenti utilizzati

Ci avvaliamo dei seguenti interventi e attività riabilitative quali:

colloqui clinici e psicoterapeutici individuali

prosecuzione e/o eventuale modificazione del trattamento farmacologico

gruppo psicologico-psicoterapeutico con presenza tre volte la settimana

laboratorio di attività espressive, per lo sviluppo delle capacità creative, es. pasta al sale e disegno settimanale

attività occupazionale Economia Domestica, Risveglio Muscolare

laboratorio di abilità sociali settimanale

laboratorio di attività motoria, volto alla stimolazione della corporeità e della integrazione sociale del gruppo bisettimanale

attività di giardinaggio

organizzazione di uscite, gite, feste, attività ricreative

organizzazione di uscite individuali volte al recupero delle autonomie personali del paziente

gruppi di discussioni tra pazienti gestiti dagli educatori professionali e supervisionati dalla psicologa

I bisogni sanitari dell’ospite, relativi alla cura di concomitanti patologie internistiche ed eventuali eventi morbosi intercorrenti, sono affidati al Medico di Medicina Generale, il quale ha una presenza settimanale in Comunità.